mercoledì 10 settembre 2014

La nascita dei BS&S raccontata da Luciano



Qualche domanda a Luciano, che manda avanti l'avventura dei Bhajan Sisters and Brothers nei lunghi periodi di assenza di Swami Nirvanananda. La persona che con la sua creatività matematica “inventa” voci polifoniche per cantare in coro i pezzi di Swamiji.

-Quando hai visto per la prima volta Swami Nirvanananda?
All’inizio degli anni ’90 un venerdì pomeriggio ho aiutato uno “strano signore” a portare su per le scale di via S. Francesco, degli strumenti che gli sarebbero serviti per un concerto quella sera. Al Centro Yoga c’era ancora la vecchia gestione.

-In quell'occasione lo hai sentito suonare e cantare?
No, in quel caso io ero solo di passaggio perciò la cosa si è conclusa li, poi però qualche anno dopo mi trovavo con un amico a Swayambhunath un antico complesso religioso situato in cima ad una collina nella valle di Kathmandu in Nepal.
Per raggiungere il luogo ci sono diverse centinaia di gradini e ad un tratto vedo arrivare in cima Swamiji che stava facendo un pellegrinaggio e quella è stata la seconda volta.

-Conoscevi già i bhajan ed i kirtan?
-Quale è stata la tua prima impressione?
Il primo concerto di canti e bhajan di Swamiji l’ho sentito nella primavera del 1997.
Lui si faceva accompagnare da un bravo percussionista nostro amico: Sergio Mocher Sivi, e tutto il resto faceva lui.
Quella è stata la prima occasione nella quale ho sentito questo tipo di canto devozionale. Devo dire che per me è stata una cosa entusiasmante perché nel canto sentivo una contaminazione blues e rock che mi era congeniale (devo confessare che nel periodo delle superiori suonavo come batterista in un gruppo rock locale).
Anni dopo ho scoperto che anche Swamiji da giovane suonava il una band ……

Luglio 1998

-Racconta della prima volta che hai suonato assieme a lui e cosa è successo successivamente...
Era il 31 ottobre 1997, era la notte del Diwali, io avevo chiesto umilmente di poter suonare con loro (Swamiji e Sergio) e così io e Flavio ci siamo seduti di fianco ed abbiamo suonato e cantato.
E’ stata una serata indimenticabile, Swamiji ha cominciato con Ganesha Sharanam per invocare la protezione e poi via con Bolo Bolo, Porta del mio cuore, Om Sri Ram e molti altri canti ancora ………

-Com'è nata l'idea dei BS&B?
Da quella data in poi tutte le volte che passava a Trieste Swamiji mi chiamava a suonare con lui, poi nel 2001 alla fine di un concerto al Goethe Institut lui mi chiama e mi propone di provare a formare un coro di voci femminili per accompagnarlo……
Fino a quel momento noi ci definivamo i Bhajan Brothers ma, da quel punto in poi con l’inserimento delle voci femminili siamo stati i Bhajan Sisters & Brothers.
Sergio ha lasciato il gruppo ed alle percussioni è subentrato Flavio
Il nostro primo concerto è stato il 29 marzo 2002 venerdì Santo.

-Nonostante siano passati tanti anni ti piace sempre lavorare sui pezzi di Nirvanananda per impostare le voci del coro?
E’ una cosa abbastanza impegnativa vista la mia scarsa cultura musicale che definirei “approssimativa” ma poi, quando le cose girano credo sia una soddisfazione per tutti.

-Che ne pensi del fatto che in già varie occasioni i BS&B siano stati chiamati a cantare nonostante non fosse presente Swamiji?
Da quando non c’è più la Jole (la mamma di Swamiji), Nirvanananda viene da noi molto di rado e così chiamano noi da soli, io devo fare anche il cantante solista oltre ad avere l’impegno della strumentazione, quindi quando c’è Lui sono più rilassato e concentrato solo sul mio strumento.
Con i nostri concerti riusciamo comunque a raccogliere un po’ di denaro per le iniziative benefiche di Swamiji.

I BS&B pur mantenendo in parte il repertorio devozionale di Swamiji, hanno però elaborato alcuni pezzi “propri” per avere un repertorio più adatto alle loro esigenze canore.

Recentemente si è aggiunto ai componenti musicali anche il bravo flautista Claudio, che è sicuramente un valore aggiunto per il gruppo.

Seppur la presenza di Swamiji sia di un carisma determinante ed abbia un significato molto importante, possiamo però dire che è comunque molto piacevole sentir cantare e suonare  i Bhajan Sisters & Brothers,  non come ripiego  ma per passare un paio d’ore in serenità e sintonia con la  propria Anima.

Ci auguriamo che questa bella avventura possa continuare ancora molto a lungo.

Hari OM




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